Questa è la tipica ricetta semplice semplice ma che in tavola fa una scena incredibile.

Uno di quei piatti che alcuni manuali consigliano per impressionare i propri ospiti, facendogli pensare che, per loro, abbiamo passato ore e ore in cucina, e invece non è affatto così.

 

Noi vi consigliamo di provarla anche solo per impressionare voi stessi (che non è comunque poco!): è un piatto particolare, con una combinazione di agrodolce molto piacevole, insolito abbastanza da essere interessante e farci sentire raffinati esploratori del gusto, non troppo esotico da risultare bizzarro e lasciarci turbati, con la spiacevole sensazione di essere stati in qualche modo turlupinati.

Un solo avvertimento: non esagerate con l’acqua di rose. Come dice Nigella Lawson, ci vuole un attimo perché un piatto che dovrebbe evocare le atmosfere magiche e profumate di Le mille e una notte finisca per sapere (neanche tanto vagamente) di bagnoschiuma.

La ricetta è, con poche varianti, quella proposta da Claudia Roden nel suo bel libro sulla cucina mediorientale Tamarind & Saffron (appunto!).

 

Per 2 persone:

 

1 cipolla, tagliata a dadini

2 cucchiai di olio extravergine d’oliva

Un pezzo di zenzero fresco grande più o meno come mezzo pollice, grattugiato

1 cucchiaino di cannella macinata

4/6 fusi di pollo, con o senza pelle

½ confezione di zafferano in stimmi Zappoh! da 0.20 gr.

Succo di limone

60 gr. di mandorle pelate

1 cucchiaio scarso di acqua di rose

2 cucchiai di miele (quello di fiori d’arancio ci sta molto bene)

 

Per prima cosa preparate lo zafferano: mettete gli stimmi in un quadratino di carta da forno che poi ripiegherete su se stesso, in modo da chiuderli all’interno; polverizzateli usando (con grazia) un batticarne, un mattarello, un bicchiere – quel che avete a portata di mano. Lasciatene alcuni interi, perché si vedano a piatto concluso.

Trasferiteli in una tazzina di acqua molto calda, che poi coprirete con un piattino per evitare che si disperdano le sostanze aromatiche, e lasciate da parte.

In una padella, fate appassire la cipolla tagliata a cubetti in un po’ di acqua e nell’olio e cuocetele fino a quando non si siano ammorbidite.

Aggiungete lo zenzero grattugiato e la cannella, mescolate e unite anche i fusi di pollo.

Versate un bicchiere d’acqua e il succo di limone, salate e pepate, infine coprite con un coperchio e fate cuocere a fuoco dolce per circa mezz’ora.

Trascorso questo tempo, trasferite i fusi di pollo in una teglia, togliete loro la pelle, nel caso l’aveste lasciata, e irrorateli con la salsa di cipolle; spalmateli con una pasta preparata tritando grossolanamente le mandorle in un robot da cucina e mescolandole all’acqua di rose e al miele.

Cuocete in forno preriscaldato a 180° per circa 45 minuti, poi tirate fuori la teglia e aggiungetevi il contenuto della tazzina, stimmi e acqua, rigirando i fusi di pollo perché siano ben conditi dalla salsa.

Gustate caldo – con o senza ospiti (ovviamente assai impressionati).