Storia

A monte del terreno, a poche centinaia di metri, si trovano i ruderi del castello di Ocre, purtroppo devastati dal sisma del 2009.
Risulta comunque visibile il sito della prima fortificazione (fine XI-inizio XII secolo), di minori dimensioni, oggetto di campagne di scavo archeologico; immediatamente a est, sorge invece l’imponente struttura del grande castello risalente al XIII e XIV secolo.

Questo castello ha incrociato la storia di persone famose, come il grandissimo Federico II di Svevia, lo Stupor Mundi del Sacro Romano Impero – un personaggione, che però il papa del tempo considerava l’Anticristo, nientemeno – e figure meno note ma importanti, come Braccio da Montone; la fortezza ha anche fatto da sfondo alle vite di migliaia di uomini, donne e bambini che nei secoli hanno passato le loro esistenze coltivando le terre nei dintorni.

(Una chicca per gli appassionati di Medioevo: la parte più antica del castello di Ocre risulta identica per morfologia e tipologia di insediamento alle motte-and-bailey della Normandia: nello specifico le motte-and-bailey Château d’Olivet a Grimbosq, e – meglio conservato – Château Ganne a La Pommeraye, entrambi nel Calvados.
Potremmo quindi pensare a un vero e proprio modello insediativo replicato in uno dei nuovi territori conquistati dai cavalieri francesi all’inizio dell’XI secolo)

Con una breve passeggiata, un chilometro a nord del nostro terreno è visibile, esteriormente intatto e bellissimo, il convento francescano di Sant’Angelo, costruito a inizio ‘400 su uno sperone roccioso.

Un chilometro e mezzo a sud est invece ecco il monastero-fortezza cistercense di Santo Spirito d’Ocre, degli inizi del XIII secolo.

In un raggio di 20 km si trovano numerosi siti archeologici di epoca preistorica, pre-romana, romana e medievale (per dirne una: la necropoli di Aveia – oggi Fossa -, risalente a quasi 3000 anni fa).

I nostri coinquilini

L’ambiente naturale è intatto e pieno di pace, con animali selvatici di ogni tipo (cervidi, lupi, istrici, tassi, rapaci diurni e notturni di numerose specie), con boschi di querce e aceri e una moltitudine di erbe spontanee.

Una rete di sentieri collega Adriatico e Tirreno attraversando una delle zone più verdi e intatte d’Italia.
Il Gruppo del Gran Sasso e dei Monti della Laga – con la spettacolare Piana di Campo Imperatore, il Velino-Sirente, la Majella e il Parco Nazionale Abruzzo Lazio e Molise, sono ambiti naturali e paesaggistici di straordinaria bellezza e a portata di mano.

In meno di mezz’ora si raggiunge la funivia per Campo Imperatore, e nello stesso tempo anche gli impianti di Campo Felice e di Ovindoli.
In un’ora e mezza si raggiunge il centro di Roma.
In un paio d’ore si è a Spoleto o sulla Costa dei Trabocchi o nell’area etrusca del Lazio.

Le possibilità di sport praticabili in zona sono pressoché infinite: escursionismo, arrampicata, sci e scialpinismo fino a primavera inoltrata, mountain bike, downhill, parapendio, bungee jumping, windsurf, volo a vela, canyoning e molto altro.

Insomma, una vera meraviglia!